Data di uscita: 15/04/2010
Indie Pop Rock & Alternative
Il primo lavoro di Insex (leggi la storia della band cliccando sull’album Insane Inside Insex, imperdibile), che preannuncerà un altro singolo e poi, l’anno seguente, il primo e unico album. Influenze metal, electro, pop e pure folk (godetevi la ballad Pray Me acoustic version) per un singolo che ha lanciato la band italiana tra le più interessanti promesse del rock italiano tra il 2010 e il 2011, poi finita male subito, perchè Luca Carboni ha sempre ragione: le band si sciolgono. Un singolo eccezionale, con una “original version” di Pray me dal sapore nordico e con chiare influenze metal, tutta l’estensione vocale del cantante e le forti emozioni del finale pieno, eccessivo ed extraordinario, forse ancora un po’ grezzo nelle sonorità ma incredibile dal punto di vista creativo. Dopo un contrappunto vocale barocco scritto a regola d’arte con tanto di tritono del diavolo (l’intervallo di quarta eccedente, chiamato il tritono del diavolo pochè è solo in musica che il numero 3 produce un risultato ben poco divino, avendo il tritono un’effetto estraniante) che anticipa la chiusura canonica della musica antica, accompagnata però con una voce distorta che chiude il brano recitando “Amen, bitch”. In italiano… “e così sia, stronza”.