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Data di pubblicazione 13/06/2019
La continuazione di Alieno
Alieno era la storia di un prestigiatore di un'epoca indefinita che arrivava, a seguito di una magia, nei giorni nostri. Catapultato in un presente allucinante fatto di macchine, robot e nuvole scure descriveva con gli occhi di un bambino la realtà circostante, anche innamorandosi e trovando spunto per una propria filosofia personale, in profonda connessione tra passato, presente e futuro. Alla fine della storia un reality dove mandano la gente in giro per lo spazio diventa una scusa, per il protagonista, di staccarsi da questa società e fuggire alla scoperta di nuove dimensioni. Mentre "Alieno" è la prima pietra su cui Gerolamo inizia a raccontare e raccontarsi in una metafora della vita, Mondi Nuovi è la sua naturale continuazione. Mondi Nuovi comincia proprio dagli ultimi giorni terrestri del protagonista. Dalla quarta canzone è nello spazio e tutto il disco si svolge fuori dall'orbita del nostro pianeta.
Tra i due racconti c'è una una differenza sostanziale: questa volta non si tratta più di una descrizione del mondo, ma di un percorso interiore al di fuori di esso dentro se stessi. Dopo la prima canzone che è l'unica a raccontare la nostra società, entreremo subito nella testa del protagonista, lo conosceremo e viaggieremo insieme a lui. Il disincanto e la scoperta fanno spazio alla sfida con la realtà.
I giorni terrestri (tracce 1-3)
Apre il disco Casa Mia, una canzone che fonde l'It Pop 2019 con sonorità extra-europee su un rap italiano incalzante, tra extrabeat e melodico: una potenziale hit radiofonica che racconta il rapporto di un uomo con il suo pianeta e con la sua vita. L'intera umanità che "se ne va su Marte a cercare batteri mentre l'Amazzonia muore" è teneramente presa in giro con un occhio disincantato e forse cinico, ma mai freddo. Da una parte il rapporto con la società, dall'altra quello con se stesso: il protagonista sa di non rendersi conto delle cose belle che ha, perchè si sente fuori posto, ha bisogno di stabilità. Allo stesso tempo non vede la realtà per quello che è (o forse non vuole vederla), quella dove abita non è ancora Casa sua e tutto quello che ha è un'officina dove, nella solitudine completa, "dipinge stelle". Siamo al secondo brano: le stelle rappresentano i sogni e la voglia di realizzarli con i propri mezzi, nonostante la vita gli vada in direzione contraria. Attraverso la storia di un meccanico che dipinge stelle sul muro di un'officina con olio di motore e benzina, scopriamo anche che c'è una lei. Lei è la persona sulla quale lui dipinge le sue stelle, legandosi sentimentalmente, ma che in Momo (la terza canzone del disco) lo abbandona. E così il protagonista va in città sperando di incontrarla di nuovo, ma non ritrova più neanche le rotte degli autobus che prendeva di solito. Un po' Stromae, un po' Parov Stelar, il campionamento di sonorità swing anni '20 creano un mondo sonoro inedito e choc ballabilissimo nel quale perdersi è una regola: tra malinconia, euforia e adrenalina si perde anche il protagonista, segnato dal dolore profondo di una perdita in cui cerca di trovare se stesso.
La partenza per i Mondi Nuovi (tracce 4-6)
Sarà così che il protagonista della storia decide di andarsene dalla terra e Cinema è la canzone della partenza: "una nave ci aspettava nel deserto, pronta a decollare verso i Mondi Nuovi". Il protagonista non sa esattamente perchè lo sta facendo ma fuggire per lui è l'unica strada percorribile. Qui, musicalmente parlando, Gerolamo per la prima metà del brano è nel ruolo cantante puro, sostenuto soltanto dagli archi, per la seconda metà produttore musicale tout court, con un climax strumentale fatto di modulazioni armoniche e sonorità in puro stile blockbuster hollywoodiano. Il testo invece descrive questa partenza commovente ed eccitante. I Mondi Nuovi iniziano qui. Il deserto da cui l'astronave parte diventa così anche il deserto interiore del protagonista, perchè ora è solo e dovrà fare i conti solo con se stesso. Un loop ipnotico che non lascia scampo crea una sorta di dipendenza nell'ascoltatore, e sostiene tutta la canzone per poi sfociare in un riff EDM capace di farci ballare e divertire...nonostante il tema non sia certo di quelli facili.
Due parole in più su Deserto e il suo significato: parla fondamentalmente di una persona che ha difficoltà a lasciarsi andare dal punto di vista emotivo, decide di intraprendere un percorso di autonalisi e trova appunto il deserto, cioè la propria aridità. Decide quindi di abbandonarsi al proprio sè interiore, adagiarvisi al proprio interno e vedere se, provando ad accettare se stesso per quello che è, le cose migliorano. Quindi arriva nel deserto, il proprio sè interiore, si sdraia su una duna e inizia a contemplare la possibilità di rimanervici per un po' (senza l'acqua...senza boccheggiare"). Pian piano si accorge che del buono in sè ce l'ha ("poi la notte...qualcosa può brillare"). Quindi prova a dire alla persona che ha accanto sentimentalmente tutto quello che vorrebbe dirle realmente, ovvero che lei rende il suo mondo meno arido ("l'hai mai visto...sfiori), fino a prendere consapevolezza di quello che è davvero, abbandonarsi davvero a sè e iniziare ad accettarsi. E proprio quando si accetta si rende conto che nonostante tutto il lavoro che sta facendo su di sè la strada è ancora lunga. Ma la prima tappa è stata raggiunta, i Mondi Nuovi sono cominciati. Nella sesta canzone, che quindi da il titolo al disco, il nostro eroe è nello spazio ormai da tempo tra buio, solitudine e magia: si rende conto di quello che è successo, ne prova malinconia profonda, non riesce a scacciare i pensieri perchè è racchiuso dentro la cabina della sua astronave e lei gli manca profondamente. Così l'unica via di fuga è proprio quella meraviglia che prima non sapeva di avere. Per descrivere questa sensazione Gerolamo utilizza influenze techno, deep e sinfoniche creando un assoluto "unicum", utilizzando la viola come fosse un sintetizzatore dando vita ad un riff ipnotico e sexy che rimane in testa già dopo un solo ascolto.
La rivelazione, il sogno, l'incontro con lei (tracce 7-12)
Sarà proprio dopo la solitudine e l'intuizione di cercare dentro se stessi che porteranno il protagonista di Mondi Nuovi in una fase ulteriore, dove il punto centrale è la ricerca del contatto con l'altro. Sarà questo bisogno che lo porterà a vedere la prima luce: nella "Prima estate del Mondo" arriva su un pianeta dove si potrà mettere finalmente in connessione con la persona a cui è legato. Tra vascelli di mille colori che compiono viaggi fra i mondi, spiagge e danze guardando il mare da un hotel spaziale, Gerolamo ricrea un mondo di fantasia in cui la persona di cui è innamorato sta esattamente al centro dei suoi pensieri.
Quando però i due si ritrovano a tu per tu nel lento elettronico "Abisso" (lui e lei in un mondo surreale, rappresentato da una spiaggia nella quale sta per arrivare una tempesta) scopre che c'è qualcosa che non funziona. Il protagonista avendo saputo riconoscere con lucidità la sua condizione, riesce ora a vedere quella della persona che ama, a cui non bastano le spiagge aliene con due soli, i baci, gli abbracci. Lei è evanescente: l'orizzonte sta per scomparire ma lei non se ne accorge. Sarà questa tempesta emotiva che ci porterà nella "danza senza importanza" di Notte di Foglie, decimo brano del disco, dove il protagonista prendendo "spunto dal vento che tutto disperde" accetterà comunque di amarla, sperando con tutto il suo cuore di essere ricambiato perchè non può fare a meno di scegliere. E arriviamo così a Sei Come me, una ricerca di conferme da parte di una persona fragile, sensibile, ma allo stesso tempo capace di un amore profondissimo.
Sei Come Me ha un finale aperto, apertissimo. Questa immersione struggente nei sentimenti avrà un lieto fine solo nella canzone successiva, il Mondo di Fianco, perchè solo allora il protagonista accetterà finalmente se stesso e deciderà di andare avanti. Un lieto fine ma dal duplice significato, in qualsiasi modo noi volessimo interpretare la storia: che lei gli abbia detto di sì o di no lui non si fermerà più, capace di affrontare qualsiasi sfida che la vita gli pone davanti.
Siamo nello spazio profondo, reale ed immaginato allo stesso tempo, descritto da un walzer elettronico magnetico, magico.
La fine del viaggio (tracce 13-15)
Accettarsi, amarsi, costruire, e "Sarà già passato tutto". Giungiamo così alla vera chiusura narrativa del disco, Buonanotte Terra, in cui Gerolamo lascia una specie di testamento musicale agli ascoltatori e conclude la storia. Il protagonista lascia tutto indietro e cambia completamente strada:un vortice di emozioni fortissime che salgono fino all'esplosione finale con "Weltanschauung" (un termine letterario tedesco traducibile come "Visione del Mondo", usato per definire l'arte e la lettura parallela degli artisti), unico brano strumentale del disco. Tra ispirazioni musicali da M83 a Blade Runner, in un atmosfera dominata dal realismo magico arriviamo alla fine del racconto emozionati e con il cuore più leggero, forse anche un po' cambiati. "Tra un sorriso ed una lacrima, proprio come al Cinema". Alla fine, se sappiamo conoscerci, non possiamo fuggire da noi stessi neanche andando via dalla Terra: i Mondi Nuovi sono tutti dentro di noi.